Era un’operazione che era stata eseguita numerose altre volte. L’apertura della «bocca» del silos e poi la discesa per avviare le operazioni di smontaggio dei ponteggi utilizzati per consentire ad altri tecnici di effettuare la periodica manutenzione... continua
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Ero restio a postare questo thread ma la mia coscienza di operaio e' stata piu' forte del timore di angosciare ulteriormente l'utente che legge !
Si e' giunti a 657 morti per lavoroe non so nemmeno quanti altri infortunati e/o mutilati di contorno !
I severi richiami del Capo dello Stato pare siano caduti nel vuoto se ancora il ministro delle attivita' produttive non e' stato eletto e se, viceversa, nella pratica nei luoghi di lavoro non vengono poste in essere tutte le corrette misure di tutela.
Da operaio, quotidianamente, osservo centinaia di infrazioni anche in certi ambienti che le dovrebbero combattere...e non dico di piu' !!
La sicurezza costa alle imprese, grandi o piccole che sia, e gli operatori, talvolta ricattati, sono costretti con miseri mezzi e sul filo del rasoio a lavorare in condizioni precarie per non subire angherie di vario genere.
Sarebbe facile dire di "no", pensera' qualcuno, ma se alle spalle c'e' una famiglia da sostenere, il mutuo da pagare, un progetto da realizzare, allora quel "no" assumerebbe il significato di buie prospettive e di ripicche che verrebbero pagate care !
Tutela ?
Semplicemente non c'e' !
Controlli ?
Ancora meno e quando ci sono vengono talmente preventivati da renderli vani !
Basterebbe che ognuno di voi per soli cinque minuti osservasse attentamente un cantiere o un ponteggio oppure guardasse da vicino degli operai al lavoro in casa o sotto di essa per rendersi conto di quanto possa essere dietro l'angolo quell'incidente, quell'infortunio dagli esiti nefasti......ecco, ora moltiplicate quelle visioni per centinaia di volte e avrete la sensazione di cio' che potrebbe accadere ogni giorno dell'anno !!!
Per quei 657 morti vi sono almeno altrettante situazioni a rischio tenendo presente che molte volte le denunce all'Inail non si fanno !
Nei miei 13 anni di questo lavoro ho rischiato parecchio e l'alternativa era non lavorare
Nel tempo ho capito che se non mi fossi difeso da solo nessuno l'avrebbe fatto per me e solo per questo vengo considerato un "rompiballe" e non si e' andati oltre perche' le qualita' hanno superato i pur "fastidiosi" richiami.
Questo pero' e' valido per la mia unica persona e non per tutti gli altri !
Cio' significa che comunque vi sono gran parte di colleghi a rischio che pur di lavorare sempre e molto accettano e mettono in conto tutto, anche la morte !!!
Le forti voci di protesta cadono nel vuoto sotto la spinta della crisi che "obbliga" a diminuire i costi per poter competere e spuntare prezzi piu' favorevoli.
Ecco comparire lavoratori in nero, sottopagati, sfruttati per cui la tutela rimane solo vocabolo senza senso.
Lutti, pianti, lacrime e orfani segno di tempi carenti o latitanti di rispetto verso il lavoro e i suoi interpreti dove "una casa" acquista piu' importanza di 3 salme ancora calde !!!
Vergogna.
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